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Condizioni affinché l'allenamento ideomotorio sia veramente efficace e produttivo
Condizioni affinché l'allenamento ideomotorio sia veramente efficace e produttivo
News pubblicata il 18-12-2014
1. bisogna sapersi concentrare
2. bisogna avere una certa esperienza motoria realmente vissuta
3. la visualizzazione deve essere molto vivida cioè ricchissima di sensazioni non solo visive ma anche muscolo-articolari, uditive, tattili, organiche
4. Ci deve essere ripetizione. Infatti la capacità di “lavorare con le immagini della mente” richiede una certa capacità di saper dirigere l’attenzione e non farla fuggire in pensieri secondari e non necessari. Inoltre non si può imparare una cosa se non si ha fatto mai movimento giacché la visualizzazione sarebbe molto povera di sensazioni specifiche e quindi l'allenamento ideomotorio non funzionerebbe. Inoltre la visualizzazione deve essere molto ricca di particolari,altrimenti sarebbe troppo superficiale e non innescherebbe quei passaggi neuronali necessari a determinare l'apprendimento. La ripetizione ha parimenti importanza: non si può visualizzare una certa cosa una volta ogni tanto e pretendere di imparare! I sentieri neuronali si allargano man mano che si continuano a calpestarli. La visualizzazione non è la ripetizione di parole o frasi, ma è l’utilizzo di rappresentazioni mentali; non deve essererapida e superficiale. La sua efficacia è potente solo se è molto vivida. L’evoluzione dell’uomo dal regno animale è dovuta proprio a questa capacità della razza umana di lavorare con le immagini. Capacità determinata dallo sviluppo del sistema nervoso centrale, e in particolare della corteccia cerebrale frontale, la dove ha sede l’attività immaginativa. Le capacità intellettive dell’uomo hanno determinato la possibilità di modificare l’ambiente in cui vive anziché subirlo, costruendo attrezzi e oggetti. Tale possibilità si deve al fatto che l’uomo costruisce nella propria mente prima che materialmente. È la facoltà di anticipare le azioni e dunque di programmare che determina le facoltà operatorie mentali che sottendono la capacità di progettare prima ancora che costruire oggetti. Tutto ciò è permesso anche dalla grande sensibilità e operatività della mano, che si è liberata dal dover essere una “zampa” necessaria per appendersi, quando l’ambiente è mutato da foresta a savana costringendo i nostri progenitori primati a scendere dagli alberi e a conquistare la stazione eretta e il cammino. La grande possibilità manipolativa della mano ha permesso ai nostri progenitori di costruire con le mani e nel contempo a sviluppare le nostre facoltà intellettive, determinando appunto la capacità di immaginare azioni prima di compierle secondo uno schema di pensiero ipotetico-deduttivo che caratterizza le azioni di causa-effetto e obiettivo-mezzo per ottenerlo. Ripassarsi mentalmente il gesto nei momenti di pausa, di riposo anche lontano dall'allenamento e più volte al giorno è comunque allenante quasi quanto la pratica vera e propria.