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Il saputello
Il saputello
News pubblicata il 07-05-2016
Ad ogni occasione il saputello  ritemprato  da brevi pause  torna alla carica, pieno di entusiasmo e di consigli non richiesti...Tanti consigli. Troppi consigli                                     Consigli in apparenza gentili, ma tutti classificabili sotto la voce "Io al tuo posto farei così (povero imbecille)". Perché il saputello sa , e ci tiene a puntualizzarlo.
Sa come si vive la tua vita, come si crescono i tuoi figli, come si fa il tuo lavoro, come si abbinano i tuoi vestiti; sa come si imbottiscono i panini quando invece tu, poveretto, pensavi che bastasse aprirli in due e ficcarci dentro del prosciutto; sa come si costruiscono i mulini a vento e come si chiarifica il burro; sa anche  che è un  perfetto cafone.
L'ignoranza lo fortifica, nessun meteorite  arriva dal cielo per decretarne la  fine, il saputello  è fastidioso,liscia le penne e gonfia la ruota; ogni saputellata gli fa scorrere brividi di piacere lungo la schiena. Lui è il meglio, tu sei un imbecille. È un amico, un parente, un conoscente, un collega, ma anche uno sconosciuto. Perché il saputello è generoso e aiuta tutti, senza discriminazioni.Di solito è tuttologo, perché il suo è uno stile di vita. E anche se ha evidenti lacune, non importa: dove non arriva la conoscenza, arriva la fantasia e quando non arriva la fantasia, il saputello gioca il jolly e si trasforma in bastian contrario, tanto l’importante è rompere i cocòmeri. Fastidioso, odioso, insopportabile quasi al pari di una zanzara che ti ronza intorno di notte mentre cerchi di dormire, il saputello è la gramigna della specie umana. Infesta, spunta (e sputa) quando meno te lo aspetti e non molla mai.
Allora molli tu, gli dai ragione per zittirlo, ma lui non si ferma e a te non resta che tirargli una testata.
"Io avrei colpito al centro della fronte, non sopra l'occhio" lo senti dire mentre crolla a terra, ma tu gli volti la schiena e cominci a camminare. Il suo fiume di parole diventa un rigagnolo, la sua voce si fa sempre più ovattata, finché non la senti più…………………………………………..Sei libero.
Libero di fare il tuo lavoro come meglio credi, libero di far saltare la carbonara in padella, libero di mettere un vestito nero con le scarpe rosse e turchesi, libero di avere figli, di non averli, di crescerli come vuoi, libero anche di sbagliare………………………………Libero dal saputello.
Continui a camminare allontandoti da lui, ma, in un rigurgito di coscienza, gli rivolgi un’ultima occhiata. In fondo gli hai dato una testata e potrebbe essersi fatto male. Capisci che sta impartendo istruzioni al medico su come bendare la testa offesa e tiri un sospiro di sollievo: perché sta bene e, soprattutto, perché tu sarai anche nato impreciso e approssimativo, ma, grazie al cielo, non sei nato…………………… rompicoglioni.