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IL DISPETTOSO
IL DISPETTOSO
News pubblicata il 03-04-2016

Ripicche, le armi di chi non vuole crescere

La ripicca e il dispetto sono modi di affrontare i conflitti che rivelano un lato infantile: abbandonarli e affidarsi al dialogo è la via della maturi

I dispetti, sono comportamenti frequenti nell’infanzia. Rappresentano un modo per farsi valere. In genere esprimono la contrarietà a un’ingiustizia subita o a una delusione; il bambino non trova altro modo se non quello di danneggiare l’altro, in uno schema simile a una delle prime forme di “giustizia” che l’umanità seppe creare, la legge del taglione: occhio per occhio, dente per dente. È una reazione che può esprimere anche lati creativi del bambino, che si ingegna per inventare dispetti fantasiosi. In seguito, con la crescita, dovrebbe lasciare spazio a forme più mature di risoluzione dei conflitti. Ma a volte non accade e allora il dispetto si integra come un modo strutturato per reagire alle ingiustizie e per attirare l’attenzione Lo schema con cui il dispettoso si muove nella realtà: ha l’infantile aspettativa di un mondo al suo servizio, che non deluda le sue esigenze e che lo metta sempre tra le sue priorità, e se ciò non avviene allora qualcuno deve pagare. Diventa capriccioso e intransigente come un bambino che non riesce e non vuole capire le esigenze altrui, né cerca un dialogo per chiarire. Il dispettoso è uno che ha sostituito l’idea del peccato originale con quella di “ingiustizia originale”, motivo per cui basta un niente per fargli sentire lecita una reazione di rivalsa. Per un dispettoso non è facile comprendere l’infantilismo delle proprie reazioni, anche perché il dispetto e le piccole vendette gli danno, sull’istante, una certa soddisfazione.Tanto che, in alcuni casi, scatta anche senza motivo, proprio per il piacere contorto di “far pagare” qualcosa a qualcuno…
SOLUTIO…..
Guarda il mondo anche con gli occhi dell’altro
Non dare giudizi a caso.
Imposta un dialogo più maturo.